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“In Paradiso, non potrò più comunicarmi! Era l’unica pena che provavo nell’accettazione della morte. E Gesù, sempre ineffabilmente accondiscendente con i piccoli, un giorno mi attrasse così soavemente, e fortemente al Suo Cuore, ed ivi mi fece gustare gioia e gaudio così completo, che era impossibile desiderare ancora qualche cosa d’altro. E in quell’istante nel quale ero immersa nel mare di felicità, compresi che in Paradiso non si desidera più la Comunione, non si può desiderare velato, ciò che si possiede, nella pienezza svelato: Dio!” (pag. 299).
365 GIORNI con SUOR M.CONSOLATA BETRONE
"Appunti in Coro"
Edito dalla Libreria Vaticana